Ricerche sulla storia, tradizioni e curiosità del territorio verolese - di A. Barbieri

Il Bersaglio ‘provvisorio’

Il Bersaglio ‘provvisorio’

Della pittoresca località comunemente nota come ‘il bersaglio’, posta tra Verolanuova e Verolavecchia, non se ne sa molto. Poche notizie frammentarie trovate qua e là senza un filo logico per ricostruirne la vicenda.

A volte però la fortuna ci assiste e capita di imbattersi nella (probabile) prima notizia assoluta che parli del posto. Si tratta della richiesta avanzata dal sindaco di Verolanuova, in accordo col sindaco di Verolavecchia, per poter usufruire di un’area di proprietà dell’Ospedal Maggiore di Brescia dove far esercitare i militi della Guardia Nazionale1, in vista di una manifestazione da tenersi in Milano di lì ad un paio di mesi.

La prima pagina della domanda di concessione.

Si riporta di seguito la trascrizione fedele del documento.

All’Onor. Sig.e Presidente d’amministraz.ne degli Ospitali e uniti PP.LL. [pii luoghi] in Brescia
Verolanuova, li 14 aprile 1864
Municipio di Verolanuova n. 451
Oggetto: Permesso d’approfittare di una località per bersaglio provvisorio.
Avendo la sotto Prefettura del Circondario invitato i municipi da essa dipendenti ad attivare dei bersagli anche provvisori onde esercitare i militi della Guardia Nazionale che saranno scelti da apposita commissione per intervenire al tiro a segno che avrà luogo nella città di Milano nel prossimo 1° Giugno, i municipii di Verolanuova e di Verolavecchia, stante la loro vicinanza, desiderano di attivare un solo bersaglio a diminuzione di spesa.

A tale scopo si prestarebbe, tanto per la eguale distanza da ambedue i comuni, come per la natura del suolo incolto esistente fra due ripe, e per la convenienza della spesa, un tratto dell’avvallamento detto delle Cave, formante parte dello stabile Scorzarolo attualmente affittato al Sig.e Alghisi Francesco fu Giuseppe.
Egli è perciò che i sottoscritti pregano codest’onorevole Presidenza a voler loro concedere di attivare nel suindicato spazio di terreno incolto un bersaglio provvisorio per il decorso di un triennio, cioè durante l’attuale affittanza col prenominato Sig.e Alghisi il quale verbalmente ha dichiarato sin d’ora che nella sua qualità di conduttore del fondo accorda dal canto suo un tale permesso.
I sottoscritti considerando che l’attivazione del bersaglio provvisorio non altera la natura del suolo se non che per pochi smovimenti di terra, che trattasi d’una istituzione raccomandata dal Governo e tanto utile alla cittadina milizia, che non si arrecherebbe alcun danno alla proprietà de’ codesti PP. LL. mentre qualsiasi spesa occorrente sarebbe sopportata dalli due comuni in equa proporzione fra di loro, sperano ottenere la domandata concessione sotto quelle condizioni che codest’onorevole presidenza trovasse del caso e però le anticipano i più vivi ringraziamenti.
La Giunta Mun.le di Verolavecchia – Pasini, Brunelli, Andreoletti, Alghisi
La Giunta Mun.le di Verolanuova – Luigi Mensi, Tadini, Pasini

Da questo documento è possibile trarre alcune importanti informazioni.

Prima di tutto l’area è detta ‘incolta’ e si fa riferimento anche ad ‘un tratto dell’avvallamento detto delle Cave’; evidentemente non vi era alcun edificio, grande o piccolo su quell’area, altrimenti non si sarebbe omesso di indicarlo. L’altra indicazione importante è quella che vede firmatari della petizione le due giunte comunali di Verolanuova e Verolavecchia, unite per ‘attivare un solo bersaglio a diminuzione di spesa’; un esempio senz’altro da imitare.

La domanda deve essere stata accolta con favore dalla direzione dell’ospedale civile, tant’è che quindici giorni dopo le due amministrazioni ringraziano ‘del favore loro concesso’.

La lettera di ringraziamento con le firme delle giunte municipali

Eccone la trascrizione.

All’Onor. Signor Presidente dell’Amministrazione del P. L. Ospitale di Brescia
Verolanuova, li 2 maggio 1864
Circondario di Verolanuova
Mandamento di Verolanuova n. 519
Le Giunte Municipali infrascritte ringraziano codest’Onorevole Amministrazione del favore loro concesso di poter approfittare della località detta delle Cave per un Bersaglio provvisorio ad uso della Guardia Nazionale, e riconoscendo di tutta equità la condizione loro proposta di sottostare al risarcimento dei contingibili danni derivabili al P. L. Proprietario da rilevarsi e liquidarsi dall’Ing. dello stesso P. L. non dubitano di pienamente accettarlo assumendone tutta la responsabilità per conto dei rispettivi Comuni, ed essendosi anche poste d’accordo coll’affittuale dello stabile pei danni eventuali ai prodotti.

Siccome poi la commissione provveditrice pel tiro a segno ha deliberato di attivarlo immediatamante, si fanno dovere significarle che, intenderebbero di tosto approfittare del beneficio accordato intraprendendo le poche opere più necessarie per l’attivazione del Bersaglio.
Accolga frattanto l’attestazione della più viva riconoscenza.
Le giunte Municipali di
Verolanuova: Luigi Mensi, ing.re[?] Pasini, Gio.[?] Spalenza
Verolavecchia: B. Pasini Sind.co, Ing.re Alghisi, Andreoletti

Concludendo e riassumendo, la prima idea di realizzare un poligono di tiro, seppur provvisorio, è datata nella primavera del 1864 e la richiesta è avanzata dalle amministrazioni comunali di Verolanuova e Verolavecchia alla direzione dell’Ospital Maggiore di Brescia, proprietario dell’area. Le costruzioni che vediamo ora sono certamente successive a quel periodo.

In questa immagine, tratta dalla carta storica dell’Istituto Geografico Militare del 1890, nella località Bersaglio si vede una prima costruzione. Da notare le indicazioni delle chiesette di Scorzarolo invertite (!) Mad.na della Cava al posto di S. Pietro e viceversa.

IGM 1:25000 – Foglio 47-III S.O. (Borgo San Giacomo) – 1890
IGM 1:25000 – Foglio 61-IV N.O. (Verolanuova) – 1890

Il vecchio poligono di tiro ha trovato una sua nuova dimensione una decina d’anni fa, grazie al lavoro di alcuni pensionati che vi hanno allestito una sorta di piccolo museino della civiltà contadina.


[1] – La divisione militare della Guardia Nazionale di Brescia contava 2.223 militi ordinari e 424 di riserva ripartiti in una legione di quattro battaglioni, ciascuno di quattro compagnie, oltre ad una compagnia di artiglieria aggregata al 1° battaglione ed una compagnia di bersaglieri aggregata al 2° battagione. A Verolanuova erano di stanza 263 militi attivi ripartiti in due compagnie autonome. (S. Ales – La guardia nazionale italiana 1861-1876 – Stato Maggiore dell’Esercito Italiano).

Fonte dei documenti: AS-SC busta n. 251
Per saperne di più sulla Guardia Nazionale: https://issuu.com/rivista.militare1/docs/la-guardia-nazionale-italiana-testo

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