Ricerche sulla storia, tradizioni e curiosità del territorio verolese - di A. Barbieri

I meandri ‘raddrizzati’ dello Strone

I meandri ‘raddrizzati’ dello Strone

Lo Strone, per i non verolesi, è quel rigagnolo che chiamiamo pomposamente ‘fiume’; nasce dal laghetto di Scarpizzolo e, dopo diciotto chilometri e dopo aver attraversato il territorio di San Paolo, Verolavecchia, Verolanuova e Pontevico, si getta nell’Oglio.

Lo Strone a Scorzarolo fraz. di Verolavecchia

Chi, da verolese, ha i capelli bianchi avrà certamente sentito dire, a proposito di quanti si accingono ad un’impresa tanto faticosa quanto inutile, l’espressione: ‘i-è come chèi che ülìå ‘ndrisà ‘l-Strù’ -sono come quelli che volevano raddrizzare lo Strone.
La cosa suscitava ilarità mista ad incredulità tra gli astanti, ritenendo che tale idea non avrebbe potuto essere nemmeno immaginata.

Figuratevi lo stupore quindi, nello scorrere delle vecchie carte, quando improvvisamente appare il regesto: ‘planimetria e profili del torrente Strone, inferiormente a Scorzarolo, dove si progetta un suo rettifilo – prima metà del XIX sec.’

Stupisce la serietà del lavoro eseguito e la scrupolosità dei dati riportati e dei calcoli eseguiti, completati dal calcolo dei volumi degli scavi e dei riporti di terra necessari. La grafia, pressochè illeggibile delle note contenute nelle carte esaminate, richiede un esame più approfondito per scoprire le motivazioni che hanno suggerito la predisposizione di un progetto così ambizioso.

Il tratto intermedio delle anse da rettificare

Resta, per ora, da chiedersi se il progettista avrà tenuto in considerazione anche aspetti non secondari dell’opera, come per esempio il fatto che, riducendo la lunghezza del tratto conseguentemente al raddrizzamento, si provoca giocoforza un aumento della velocità del fluido.
Lo studio più approfondito delle carte darà altre risposte.

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